

Istituto Comprensivo "A. Gabelli"
Misterbianco (CT)
Attività Erasmus+ KA1
Codice Accreditamento
2020-1-IT02-KA120-SCH-095247


Risultati di ricerca
374 risultati trovati con una ricerca vuota
- Nuovi incontri al Collegio le Coudriers
La mia esperienza scolastica al Collegio le Coudriers oggi si è arricchita della conoscenza di due nuove insegnanti, Marine e Nadine. Marine insegna storia e geografia e con la sua classe sta portando avanti un laboratorio che mescola storia e giornalismo. I ragazzi dovevano scegliere uno degli avvenimenti principali accaduti durante la rivoluzione francese e trasformarlo in un articolo di giornale. Per fare ciò si sono recati in biblioteca e dopo essere stati divisi in gruppi di due hanno cercato le informazioni sui libri e sul computer. Fatto questo dovevano selezionare le informazioni e scriverle in forma di articolo, utilizzando un foglio di formato A3 e scegliere delle immagini. Purtroppo non ho potuto vedere i lavori terminati perché avevano appena iniziato. Dopo la ricreazione ho conosciuto Doriane che insegna tecnologia.La sua aula si trova in un altro edificio in cui si svolgono anche le lezioni di matematica e scienze. Doriane è molto simpatica e disponibile e mi ha spiegato parecchie cose sulla scuola. I suoi alunni oggi erano impegnati con il computer e i suoi misteri e lei era lì pronta ad aiutarli quando avevano bisogno di lei. È stata una giornata molto interessante.
- Un viaggio ricco di imprevisti
Martedí 15 novembre Siamo arrivate alla Gare Routière in anticipo, alle 7:45, fiere di noi stesse perché finalmente avevamo calcolato con esattezza il tempo del percorso a piedi dal B&B alla stazione. Ma alle 7:55 l’autobus non é arrivato. Informandomi mi hanno risposto: “ le chauffer est malade! … Il prossimo passerá alle 11!”. Non ci siamo scoraggiate e siamo andate alla ricerca di un taxi. Uscite dalla stazione abbiamo incontrato una collega dell’istituto con la quale abbiamo preso un autobus che ci ha condotte fuori dalla cittá. All’ultima fermata abbiamo trovato ad attenderci la nostra tutor, Marie- Ange che ci ha accompagnate a scuola. Un divertente imprevisto! Alle 9:25 ho osservato la lezione di inglese di Céline . Gli alunni del terzo anno (14 anni) hanno prima lavorato a coppie e completato delle schede sui paesi coinvolti nella Prima Guerra Mondiale, poi in gruppi di quattro hanno confrontato le risposte. In seguito due diversi gruppi di alunni hanno presentato ai compagni un argomento scelto da loro e approfondito a casa: il primo gruppo ha parlato della Battaglia di Amiens, il secondo “ Poppy in Britain”. Sono stati trattati questi argomenti perché l’11 novembre é festa nazionale in Francia: si festeggia l’ Armistizio del 1918 che mise fine alla prima guerra mondiale. Dopo la pausa, alle 10:40 ho seguito la lezione d’inglese di Marie-Ange nella classe 4 B (13 anni). Marie-Ange ha proiettato alla LIM “ Wheel of Rituals” , una warm-up activity molto interessante e utile per migliorare la comunicazione linguistica degli studenti. Dopo un’attivitá di ascolto e parlato, l’assistente Indiana Viraja Nervarkar assunta con contratto annuale dal Ministero francese in qualitá di ” English speaking assistant” ha coinvolto tutti in una lezione sugli stereotipi riferiti ai francesi.
- Villers Bocage: Le Collège les Coudriers
lunedì 14 novembre Le Collège les Coudriers si trova nel comune di Villers Bocage, un villaggio che dista 12 km dalla cittá di Amiens. É frequentato da circa 600 studenti che vanno dagli 11 ai 14 anni d’etá. Si respira tra alunni e colleghi un clima sereno e cordiale. La nostra tutor, Marie-Ange Marmillon ci ha subito presentate al dirigente e ai colleghi che ci hanno accolto con affabilitá. Ho osservato le lezioni della collega di inglese Marie- Ange dalle 9:25 alle 12:00. Ho dialogato con gli alunni del 5 anno presentando la Sicilia, Misterbianco, la nostra scuola e i nostri progetti Erasmus. Gli alunni del sesto anno mi hanno rivolto moltissime domande sull’Italia e sui piatti tipici italiani. Mi hanno elencato e consigliato di assaggiare le specialitá locali. Dopo aver consumato il pranzo nella mensa scolastica, ho partecipato attivamente al laboratorio teatrale. Le attivitá svolte in cerchio insieme a 12 alunni hanno avuto come obbiettivo quello di creare coesione di gruppo, energia, scaricare le tensioni, concentrazione e soprattutto ascolto. L’allegria e la gioia dei partecipanti mi ha coinvolta totalmente e mi ha fatto sentire parte del gruppo.
- Secondo giorno al College le Coudriers
La nostra giornata è cominciata con un piccolo contrattempo. L'autobus che doveva portarci a scuola non è arrivato. Ci informiamo sul perché e ci dicono che l'autista è malato e che il prossimo autobus sarebbe passato alle 11. Non possiamo assolutamente arrivare in ritardo così decidiamo di andare in taxi; mentre andiamo alla ricerca del taxi ci giunge un aiuto inaspettato, una ragazza indiana mandata dalla collega francese. Insieme a lei prendiamo un autobus al cui capolinea ci aspetta la collega e con la sua auto arriviamo al College le Coudriers dove ho assistito a due lezioni, una di geografia ed una di latino. La lezione di geografia l'ho seguita insieme ad una classe di alunni che corrisponde alla nostra prima media. Gli argomenti del programma sono uguali ai nostri e l'insegnante usa sia la lim che delle schede cartacee e i ragazzi stanno molto attenti e alzano la mano quando vogliono intervenire, aspettando che sia l'insegnante a scegliere chi può parlare. Ho assistito poi ad una lezione di latino che alle scuole medie da noi non è prevista dall'orario. Anche qui il docente ha fatto uso della lim e di alcune immagini di arte per spiegare l'argomento della lezione che riguardava il ratto delle sabine. La scuola è molto grande e ben organizzata e i colleghi sono molto cordiali e disponibili.
- Primo giorno di scuola al College le Coudriers
Oggi con la professoressa Rizzuto abbiamo iniziato una nuova avventura. Ci siamo recate in una scuola vicino la città di Amiens per osservare e conoscere una realtà scolastica diversa. Qui siamo state accolte calorosamente non solo dal preside e il suo staff ma da tutti gli insegnanti. Subito dopo siamo state accolte in classe per assistere alle lezioni. La prima impressione è stata molto positiva.
- Una domenica insolita
13 Novembre Si riparte per un altro job shadowing verso una nuova destinazione, Amiens in Francia. Una cittadina della Picardie, a nord di Parigi. Sará un viaggio lungo e pieno di incognite ma siamo emozionate e pronte ad avventurarci , a scoprire nuovi posti, conoscere nuove persone e stringere nuove amicizie. Incontremo di persona la collega francese Marie Ange Marmillon con la quale abbiamo collaborato per tre anni. Il progetto eTwinning “ EcoFriendly Teens” svolto in parallelo nelle classi 2A, B e F lo scorso anno continuerá quest’anno e il nostro viaggio avrá anche come obbiettivo quello di organizzare la mobilitá di otto studenti delle classi terze e pianificare le attivitá da realizzare online e in presenza. Ci attende una settimana impegnativa non solo fisicamente ma soprattutto stimolante dal punto di vista creativo. Grazie ancora una volta a Erasmus+
- Nuova edizione di "Gabelli - The Voice of Europe"
Il nuovo anno scolastico è iniziato da poco, ma abbiamo già avuto modo di ospitare dei docenti stranieri per delle attività di Job Shadowing...e presto ne seguiranno altri!...ecco l'intervista podcast dei nostri alunni a due insegnanti provenienti da Jaen!
- #erasmusdays!
Ci siamo! Siamo pronti a celebrare gli #Erasmusdays aprendo le porte della scuola al territorio come nel nostro primissimo evento di questo tipo svolto proprio prima della pandemia...da allora molte cose sono cambiate e ci siamo lasciati tante esperienze alle spalle...sempre con la consapevolezza di come Erasmus abbia la capacità di trasformare l'ambiente scolastico e chi si avvicina con curiosità e determinazione all'esperienza internazionale. Quest'anno addirittura raddoppiamo l'appuntamento con "Racconti-Amo Erasmus+": giovedì 13 ottobre sarà dedicato agli alunni, con i loro racconti di mobilità e con la premiazione dei progetti eTwinning a.s. 2021/22 che hanno ricevuto il Certificato di Qualità, mentre venerdì 14 toccherà allo staff scolastico condividere le esperienze di formazione europea nell'ottica di un proficuo confronto tra scuole del territorio locale. Vi aspettiamo numerosi! #erasmusdays
- Un lieto fine
È arrivato il buongiorno che un po' tutti abbiamo sperato non arrivasse, è il 7 ottobre ed è anche l'ultimo giorno con i nostri amici spagnoli. Già da ieri sera la malinconia è iniziata a farsi sentire, le emozioni hanno preso il sopravvento e hanno condizionato il nostro umore , ma neanche troppo, perché ancora più grande era pensare che la fine di questa avventura era vicina. Questa settimana è passata molto velocemente, ci siamo goduti ogni momento; abbiamo lasciato i pensieri a casa e abbiamo portato con noi solo tanta voglia di imparare, di osservare, di conoscere, ma anche tanta voglia di rivedere i ragazzi che ad aprile ci hanno insegnato che la cosa dalla quale si impara di più può anche essere l'amicizia. Alle otto del mattino, ci troviamo tutti alla hall dell'hotel, per andare a mangiare l'ultima colazione spagnola della settimana nel bar accanto, e per parlare tra di noi del piano della giornata. Una volta a scuola, circa verso le nove del mattino, noi e i nostri compagni andiamo nell'aula dove abbiamo realizzato tutti i progetti per l'ambiente della settimana, per organizzarci in tre gruppi. Avevamo tutti lo stesso compito, far conoscere ai più piccoli quello che è stato il nostro lavoro della settimana, diffondere amore per l'ambiente e la cultura. Ogni gruppo avrebbe dovuto presentarsi in questo modo: i ragazzi spagnoli in spagnolo e quelli italiani in inglese; successivamente avremmo dovuto spiegare cos'è il programma Erasmus+ e come dimostrazione materiale del tema del progetto, i Canva che abbiamo realizzato sulle tipologie di plastica (dove spieghiamo per cosa ogni tipo di plastica è utilizzato, le componenti). Ad ogni gruppo è stata assegnata una classe, e così abbiamo insegnato ai bambini che si può apprendere con piacere e in compagnia. Nel tempo avanzato, abbiamo mostrato loro la coreografia, che abbiamo imparato sulle note della canzone a favore all'ambiente, scritta qualche giorno prima, invitando anche i bimbi a ballare e provare a cantare assieme a noi. Dopo ci siamo messi nel corridoio, e abbiamo completato il lavoro del giardino verticale, lasciando guardare ai bambini e lasciando che loro ci facessero domande. Inoltre, in onore della giornata delle lingue nel mondo, gli insegnanti ci hanno invitato a insegnare ai bimbi alcune frasi o parole in italiano, e vedere che si stavano divertendo e impegnando è stato gratificante, ed è stato bello pensare che magari un giorno loro si ritroveranno nei nostri panni in giro per l'Europa per uno scambio del genere in parte grazie al nostro intervento; è importante che gli adolescenti del nostro futuro si interessino a conoscere il mondo da vicino. Intorno alle dodici, finite le attività coi bimbi e appeso il giardino verticale, ci siamo riuniti per scrivere tutti assieme su un Padlet le nostri opinioni sul progetto, in modo molto personale, e per poi fare un Kahoot di dieci domande su ciò che abbiamo appreso. Si sono fatte le due quando siamo usciti di scuola e ci siamo divisi per andare ognuno a casa del proprio compagno spagnolo. Abbiamo mangiato, io ho pranzato con del cibo spagnolo, e ho conosciuto il fratello e il padre di Lucia, e chiacchierato ancora con sua madre. Dopo pranzo abbiamo guardato un film e abbiamo chiaccherato della sera prima al karaoke, sottolineando quanto sia stato divertente veder salire sul palco i genitori e vederli provare a cantare in italiano. Alle sei siamo tutti di nuovo assieme, davanti scuola, ci incontriamo per fare un ultimo giro della bellissima città, che abbiamo amato tanto. Lo stress è tanto, le emozioni sono quasi difficili da confondere e la tensione è nell'aria, soprattutto a cena, quando a tavola ridiamo come matti, ma già qualcosa inizia a scivolare di mano. Dopo aver cenato infatti, ci siamo scambiati altri regali, e sono iniziate le rassicurazioni e i pianti. Per qualcuno, e parlo anche di me, la strada per tornare all'hotel è stata un conto alla rovescia ad un addio che nessuno voleva davvero. Dieci e mezza, siamo sotto l'hotel e quasi tutti sono in lacrime. Ci siamo abbracciati tanto, ma piangere nel probabile ultimo abbraccio dei nostri amici è stato diverso, ho persino abbracciato le mamme piangendo. Tornare in camera è stato brutto, perché è lì che abbiamo realizzato che la bella esperienza era finita, ma portiamo dentro il fatto di aver vissuto qualcosa di splendido a livello sentimentale e scolastico. Tutto è stato meraviglioso, è questo che pensavo mentre finivo di sistemare la valigia per tornare alla mia vita in Italia.
- L'addio
Dopo la sveglia, presto come al solito, ci dirigiamo per l’ultima volta a scuola con un po’ di malinconia. Una volta arrivati, ci sistemiamo e organizziamo per spiegare i nostri lavori ai bambini della primaria. Abbiamo cominciato a esporre i Canva creati nei giorni precedenti di cui il tema era la plastica, per sensibilizzarli al problema ambientale, successivamente abbiamo realizzato insieme i giardini verticali, creati con delle bottiglie riciclate, gli alunni hanno partecipato attivamente e con molta voglia di conoscere. Infine abbiamo insegnato ai piccoli la nostra eco-song e la coreografia creata e montata da noi. La professoressa spagnola nel frattempo ci ha detto che nella scuola primaria era in corso un progetto sulle lingue del mondo, di conseguenza siamo andati nella classi a insegnare ai bambini alcune parole in italiano ed erano molto curiosi. Successivamente siamo saliti per fare il kahoot di resoconto di tutta la settimana, per testare le cose che abbiamo appreso. Siamo stati tutti molto bravi e ha vinto il mio gruppo; abbiamo inserito pure i nostri commenti su questa esperienza Erasmus su un padlet. Finita la scuola, abbiamo dato l’ultimo saluto ai locali, che ci hanno ospitato e siamo andati a casa dei nostri corrispondenti spagnoli. Qui abbiamo pranzato con la loro famiglia cibo tipico spagnolo come: la paella, la tortillas, il salame, l’insalata murciana e molto altro. Alle sei avevamo appuntamento nel nostro meeting point e ci siamo riuniti nuovamente tutti per fare un giro in centro tra i parchi di Murcia, eravamo molti sia il gruppo Erasmus sia i loro amici del luogo. Alla sera siamo andati a mangiare il kebab, che è molto amato fra i teenager spagnoli. Con la pancia piena e gli occhi colmi di lacrima ci siamo diretti per l’ultima volta in hotel. È stato il momento peggiore di tutti, io personalmente ero tristissima di lasciare gli spagnol, i che ormai erano diventati la mia seconda famiglia, non riuscivo a staccarmi dall’abbraccio di ognuno di loro…spero che ci rincontreremo presto e che la nostra amicizia non finisca mai.
- Le nostre emozioni
Anche questo giorno è arrivato e una lunga giornata ci aspetta! Dopo la colazione ci rechiamo a scuola per salutare i nostri amici spagnoli e per andare al comune di Murcia con loro. Ed è stato il sindaco di Murcia in persona ad accoglierci complimentandosi con tutti noi Successivamente torniamo a scuola per continuare a lavorare con Canva, E book e completare tutto ciò che occorre per realizzare il nostro giardino verticale. A pranzo, come ogni giorno, mangiamo alla mensa scolastica con i ragazzi spagnoli e dopo aver finito di mangiare, giochiamo tutti quanti nel gigantesco cortile della scuola, dove molti altri ragazzi spagnoli ci hanno sommerso di domande! Un temporale improvviso ci costringe a tornare in albergo. Ci rilassiamo un po' , per poi Dopo una lunga dormita ritornare nuovamente a scuola, ma questa volta solo per divertirci, giocando e ballando. Le nostre emozioni si sono sovrastate, eravamo felici per il momento, ma nello stesso tempo molto tristi perché questa è l'ultima volta, che potremo stare insieme, perché la nostra mobilità sta per concludersi. Abbiamo passato una serata tranquilla e divertente che prosegue con il karaoke in un pub di Murcia. Torniamo in hotel molto stanchi, ma gli abbracci e la buonanotte dei nostri amici spagnoli , come ogni sera riesce a scaldarci il cuore.
- Il primo giorno di un’avventura magnifica
Oggi, dopo aver fatto colazione, abbiamo finalmente avuto di nuovo l'opportunità di passare del vero e proprio tempo materiale coi nostri compagni spagnoli. Una volta arrivati a scuola incantati dalla bellezza di Murcia, la dirigente scolastica ci ha accolti e fatto fare un giro dell'istituto. Ci sono state mostrate molte aule, della quale diversi laboratori come ad esempio il laboratorio di chimica, di scienze o di tecnologia; mi è quasi sembrato per un momento di trovarmi in un film, perché il sistema scolastico è in molti versi differente dal nostro (ad esempio, hanno una vera e propria mensa, e un bar che aprono durante la loro pausa ricreativa, oppure un vero e proprio teatro scolastico e corsi musicali). Dopo il nostro breve giro scolastico, dove ci hanno anche mostrato il campo sportivo dove svolgono le attività di scienze motorie, è arrivata la vera e propria accoglienza. La dirigente ci ha invitati a raggiungere i colleghi nel teatro scolastico, dove ad aspettarci c'erano anche tanti ragazzi spagnoli che avrebbero visto con noi la sorpresa che i nostri amici del progetto avevano in serbo per noi. Avevano organizzato, come noi abbiamo fatto con loro, una piccola rappresentazione delle loro danze e musiche tipiche, e alla fine ci hanno invitati a sederci sul palco e hanno ballato per noi "Ciuri Ciuri", danza tipica siciliana che noi stessi tramite il progetto gli abbiamo insegnato. Dopo aver conosciuto le classi dei nostri compagni spagnoli, ci hanno mostrato l'aula nella quale avremmo svolto i laboratori di arte, ovviamente basati principalmente sul riciclo della plastica. Il bar della scuola era aperto, abbiamo fatto scorta di acqua e sono iniziate le vere e proprie attività! Siamo usciti dall'istituto accompagnati da un professore, ci siamo divisi in cinque gruppi, e dopo aver indossato guanti ed esserci forniti di sacchi, abbiamo raccolto la spazzatura lungo il corso d'acqua che scorre accanto la scuola, facendo così anche una passeggiata, mentre pulivamo, e osservando le oche e le tartarughe sulla riva. Abbiamo fatto una gimcana: ogni gruppo aveva un testo, sia in italiano che in spagnolo, che raccontava la storia del parco naturale nella quale ci trovavamo, seguito da una mappa del posto con illustrati diversi punti e la loro storia di conseguenza, e infine delle domande al riguardo. Successivamente siamo tornati a scuola, abbiamo pranzato nella mensa e abbiamo fatto una pausa nel cortile. La giornata a scuola si è conclusa quando ci siamo incontrati coi genitori e abbiamo preso le auto per svolgere le attività con le famiglie. Prima siamo andati in montagna, dove ci hanno mostrato un punto che permetteva la vista di tutta la citta di Murcia dall'alto, e dopo anche la chiesa della patrona di Murcia, chiesa dell'altare completamente dorato. I genitori ci hanno offerto una merenda di dolci e cioccolato per rimetterci in forze prima di portarci in un parco dove abbiamo fatto più percorsi. Nel primo bisognava arrampicarsi (due persone alla volta, il primo arrivato suona la campana che sta in cima), nel secondo invece c'era un vero e proprio percorso da fare, fatto di tronchi e corda, nel terzo bisognava buttarsi dalla tirolera, dodici metri di altezza. Abbiamo cenato, cantato e ballato, scherzato e riso con gli spagnoli dopo tanto tempo. Verso le nove i genitori ci hanno accompagnati in hotel, e da lì ci siamo cambiati e siamo andati a prendere un gelato con le professoresse per passeggiare nella zona e raccontare loro quello che abbiamo fatto.










